Da Catania a Trento, da New York a Barcellona, le città cambiano e diventano più intelligenti grazie alla tecnologia. Ma quali caratteristiche fanno sì che una città si trasformi davvero in una “Smart City”? E in che modo la trasformazione digitale può migliorare la vita dei cittadini? Se ne è parlato ieri a Trento, nella sede italiana di EIT Digital (https://eit.europa.eu), all’interno di una giornata tutta dedicata all’innovazione, all’insegna del motto “Discovering the future of cities”.
Nel corso dell’evento, i partner italiani e stranieri di EIT Digital hanno esposto una trentina di demo di prodotti e servizi legati alla trasformazione digitale. La sessione mattutina è stata inoltre caratterizzata da un intervento di Daria Tataj, advisor del World Economic Forum, della European Space Agency e consulente di Carlos Moedas, commissario europeo alla Ricerca, Innovazione e Scienza, nonché membro esecutivo del Consiglio di fondazione dell’ EIT, ed è stata chiusa da un panel di esperti di alto profilo sul tema Big Data as Smart Cities enabler.
Il tema delle città ha fatto da filo conduttore anche alla sessione pomeridiana, che ha visto, fra l’altro, il keynote di Francesca Bria, Chief Technology e Digital Innovation Officer della città di Barcellona e Senior Project Lead di Nesta (https://www.nesta.org.uk), che ha illustrato come sia necessario ripensare totalmente il concetto di smart city per far sì che la tecnologia possa essere al servizio dei cittadini e non sia essa, al contrario, a dettare l’agenda.
Noi c’eravamo.